Il resto conta zero

 

Io sono e sarò sempre un corvo nero.

 

Ciao Tuchini, è da settimane (mesi) che continuiamo a pensare a questa frase qui sopra.

L’amara sensazione è che ci stiamo abituando nostro malgrado all’emergenza che diventa routine, annegata nelle nostre vite che attendono una normalità che a sua volta si sposta continuamente come l’orizzonte. Due edizioni di fila annullate: sembra quasi siano diventate scelte ordinarie ed invece solo in periodo di guerra non c’è stata mugnaia per così tanto tempo.

Vi ricordate la vita in sede in queste settimane? Era conto alla rovescia per il sei gennaio, e invece niente uscita del Generale. E come l’Epifania, ogni evento saltato è un tassello delle nostre certezze che viene tolto dal puzzle, e ciò che non riusciamo a digerire è che ormai sia diventata una cicatrice con la quale convivere passivamente.

Eppure quella frase in cima continua a cantilenarci nell’animo, ancorando a terra a martellate i nostri valori e la nostra cocciutaggine: non dobbiamo e non vogliamo abbandonarci al vento gelido di gennaio, quello che contrastiamo in cima alle autoscale fissando ogni anno le bandiere, stringendo forte perché quei colori e quel simbolo rimangano ostinatamente lassù a farsi prendere a schiaffi dal vento, senza cedere.

Ed è quello che torneremo a fare nel 2022: essere fieramente corvi neri.

 

Apriremo, nel rispetto delle norme.

Ci ritroveremo tutti insieme con le gambe sotto il tavolo, prestando attenzione alle regole ed alla sicurezza.

Ci iscriveremo e ci cuciremo addosso una toppa.

Perché l’ago che entra nella stoffa è l’unica cicatrice che ci portiamo dentro con orgoglio. La toppa non è solo una quota associativa o un lasciapassare per il tiro delle arance: la toppa dice molto di più. Dice che quell’anno c’ero, te lo ricordi quando abbiamo vinto? Ah si certo, c’ero anche io, questo invece era l’anno in cui abbiamo preso la sede. Qui forse è quando ho tirato un solo giorno perché lavoravo.

Qui sulla manica invece ho la toppa 2022: non ho tirato neanche un’arancia quell’anno, nessuno l’ha fatto.

Ma io sono e sarò sempre un corvo nero, il resto conta zero.


Passatevi un sereno Natale in famiglia e le migliori feste possibili, amici Tuchini.

Ci sentiamo…anzi: ci vediamo a gennaio.

Tucc’un

Il Direttivo

 
Tuchini Del Borghetto